16/12/2024 Aroundbitcoin

Bitcoin DeFi: Introduzione alla Finanza Decentralizzata su Bitcoin

Perché portare la DeFi su Bitcoin? Sicurezza, decentralizzazione e resilienza. I limiti attuali e le opportunità per un ecosistema DeFi su Bitcoin

Bitcoin DeFi: Introduzione alla Finanza

Introduzione alla Bitcoin DeFi: Cos’è e perché è importante

La finanza decentralizzata (DeFi) ha rivoluzionato il modo in cui concepiamo i servizi finanziari. L’idea di poter accedere a prestiti, scambi, strumenti derivati e opportunità di rendimento senza affidarsi a istituzioni centrali era impensabile fino a pochi anni fa. Tuttavia, l’ecosistema DeFi che è esploso dal 2019 in poi è stato, di fatto, dominato prevalentemente da Ethereum e, in misura minore, da altre blockchain come Binance Smart Chain, Solana, Avalanche, Polygon e molte altre. Queste piattaforme si sono imposte come “hub” della programmazione finanziaria decentralizzata, grazie soprattutto alla loro flessibilità nella creazione di smart contract complessi.

Ma cosa succede se proviamo a portare gli stessi concetti e funzionalità direttamente su Bitcoin, la prima e più importante criptovaluta al mondo? Bitcoin è stato, sin dalla sua nascita, il “digital gold”, la riserva di valore per eccellenza del mondo cripto. Grazie alla sua architettura decentralizzata, alla sicurezza fornita dall’enorme potenza di hashing della rete e alla sua scarsità intrinseca (21 milioni di BTC), Bitcoin è considerato un asset solido e resiliente, una base stabile sulla quale costruire. Tuttavia, a differenza di Ethereum, Bitcoin è stato progettato con un linguaggio di scripting limitato, che non permette la creazione di smart contract complessi con la stessa facilità.

In questa guida approfondita, esamineremo il concetto di Bitcoin DeFi: cosa significa portare la finanza decentralizzata su Bitcoin, quali sono le differenze rispetto alla DeFi su Ethereum e sulle altre catene, quali progetti pionieristici hanno tentato di integrare funzionalità DeFi su Bitcoin nel passato, quali sono i principali ostacoli tecnici e, soprattutto, quali opportunità potrebbero aprirsi in futuro. L’obiettivo è fornire una panoramica completa, solida e approfondita per comprendere come e perché la DeFi su Bitcoin potrebbe giocare un ruolo chiave nell’evoluzione dell’intero ecosistema cripto.

Cos’è la DeFi e come si è sviluppata su Ethereum

Definizione di DeFi

La Decentralized Finance (DeFi) è un insieme di applicazioni, protocolli e servizi finanziari costruiti su reti blockchain pubbliche e permissionless. L’idea centrale è eliminare o ridurre drasticamente il bisogno di intermediari come banche, broker, exchange centralizzati o istituti di credito. Questo si ottiene attraverso l’utilizzo di smart contract, programmi autonomi e immutabili che eseguono logiche predefinite senza la necessità di una controparte fiduciaria.

La nascita della DeFi su Ethereum

La DeFi ha trovato terreno fertile su Ethereum. Il motivo principale è la programmabilità della blockchain di Ethereum, resa possibile dal suo linguaggio di smart contract (principalmente Solidity) e dalla Ethereum Virtual Machine (EVM). Mentre il linguaggio di scripting di Bitcoin è volutamente limitato e progettato per assicurare funzioni di base (transazioni, multisig, locktime), Ethereum permette di costruire contratti complessi e flessibili. Questo ha portato alla nascita di un intero ecosistema di servizi: dai prestiti senza intermediari (ad es. Aave, Compound) ai stablecoin decentralizzati (MakerDAO), dai DEX come Uniswap ai protocolli di yield farming, dai derivati sintetici ai marketplace assicurativi on-chain.

Con Ethereum, la visione di una finanza aperta, inclusiva e accessibile a chiunque disponga di una connessione Internet è diventata una realtà tangibile. Questa innovazione ha attratto miliardi di dollari di capitalizzazione, confermando la DeFi come uno dei use case più importanti della tecnologia blockchain.

Il motivo del “successo” su Ethereum

La flessibilità e la facilità di sviluppo su Ethereum, unita a un forte ecosistema di sviluppatori, ha permesso una rapida iterazione. Se nel 2017 l’attenzione era catalizzata dalle ICO (Initial Coin Offering), con i relativi token ERC-20, nel 2019-2020 la scena si è spostata sui protocolli DeFi. La DeFi su Ethereum ha mostrato al mondo come funzioni finanziarie tradizionalmente complesse (prestiti, margin trading, assicurazioni, opzioni) potessero essere replicate in modo trustless, trasparente e spesso più efficiente.

La visione di Bitcoin come oro digitale e store of value

La filosofia di Bitcoin

Bitcoin, nato nel 2009 grazie allo pseudonimo Satoshi Nakamoto, è una tecnologia pionieristica che ha introdotto il concetto di moneta digitale decentralizzata, non censurabile e non modificabile da autorità centrali. La sua struttura è progettata per essere semplice ma incredibilmente robusta: ogni transazione è convalidata tramite la Proof-of-Work, un meccanismo di consenso altamente sicuro (seppur energivoro) che rende estremamente costoso attaccare la rete. Il protocollo Bitcoin ha un set di regole essenziale e uno scripting language limitato, il che minimizza la superficie d’attacco.

Bitcoin come oro digitale

Nel corso degli anni, Bitcoin si è progressivamente affermato come una riserva di valore digitale, spesso comparata all’oro. Perché? Grazie alla sua offerta limitata a 21 milioni di unità, Bitcoin è scarsamente inflazionabile, e molte persone lo considerano un hedge contro l’inflazione del denaro fiat. La robusta sicurezza della rete e la sua inalterabilità hanno permesso di creare un asset credibile, considerato da alcuni come una protezione a lungo termine per la propria ricchezza.

L’effetto rete e la stabilità nel tempo

Bitcoin detiene la maggior capitalizzazione di mercato tra le criptovalute e vanta una comunità di sostenitori fedeli, minatori, sviluppatori e aziende che ne garantiscono la stabilità e la diffusione. Le modifiche al protocollo Bitcoin sono rare e discusse a lungo prima di essere implementate, assicurando una certa conservatività del sistema. Questo approccio molto prudente ha rafforzato l’identità di Bitcoin come uno strumento di riserva di valore più che come una piattaforma di sviluppo di applicazioni dinamiche.

Perché portare la DeFi su Bitcoin? Sicurezza, decentralizzazione e resilienza

L’ambizione di combinare il meglio dei due mondi

L’idea di portare la DeFi su Bitcoin poggia su un ragionamento chiaro: se la DeFi rappresenta il futuro della finanza aperta, e Bitcoin rappresenta l’asset digitale più sicuro e resistente alla censura, creare un ecosistema DeFi ancorato a Bitcoin potrebbe offrire una piattaforma con caratteristiche uniche. In sostanza, si vorrebbe unire la creatività, la programmabilità e le opportunità della DeFi con l’integrità e la solidità di Bitcoin come base monetaria.

Vantaggi distintivi

  1. Sicurezza e resilienza:
    Bitcoin è la blockchain con il maggior grado di sicurezza, grazie al suo mining ad alta intensità di calcolo. Qualsiasi applicazione finanziaria decentralizzata che ancorasse i propri contratti o asset su Bitcoin erediterebbe questo elevato livello di sicurezza, offrendo agli utenti maggiore fiducia.
  2. Decentralizzazione autentica:
    La governance di Bitcoin è distribuita e resistente a qualsiasi forma di controllo centralizzato. La rete è estremamente diffusa a livello globale e non vi è alcuna autorità centrale in grado di cambiare unilateralmente le regole del protocollo. Questo concetto, sposato con la DeFi, assicurerebbe che le applicazioni finanziarie siano costruite su una base il più possibile “censorship-resistant” e veramente permissionless.
  3. Stabilità e reputazione:
    Bitcoin è la criptovaluta più conosciuta. Questo prestigio potrebbe favorire l’adozione, poiché la DeFi su Bitcoin potrebbe beneficiare di una base di utenti potenzialmente più ampia, comprendente investitori a lungo termine, HODLer e istituzioni che già riconoscono Bitcoin come un asset affidabile.
  4. Adozione istituzionale:
    Molte istituzioni stanno iniziando a vedere Bitcoin come uno strumento di tesoreria. Portare la DeFi su Bitcoin potrebbe rendere più facile per queste istituzioni sfruttare prodotti finanziari decentralizzati senza dover necessariamente esporre una parte significativa del proprio capitale a blockchain alternative, percepite spesso come meno stabili o consolidate.

Le prime sperimentazioni di DeFi su Bitcoin (es. Colored Coins, Liquid, RSK)

Un passato di sperimentazioni

È importante comprendere che l’idea di costruire strumenti finanziari su Bitcoin non è nuova. Fin dai primi anni successivi alla nascita di Bitcoin, vari sviluppatori hanno tentato di utilizzare la blockchain per rappresentare asset diversi dal semplice BTC. Questi sforzi pionieristici, sebbene limitati per la tecnologia dell’epoca, hanno tracciato la strada verso soluzioni più avanzate.

Colored Coins: un primo tentativo di tokenizzazione (2012-2013)

Le Colored Coins furono uno dei primi esperimenti per creare token su Bitcoin. L’idea era di “colorare” alcuni satoshi (le unità minime di BTC) per rappresentare asset specifici: azioni, obbligazioni, beni immobiliari tokenizzati. Questo approccio era però rudimentale e si basava su convenzioni off-chain, con un supporto on-chain minimo. Non si trattava di veri e propri smart contract, ma di un metodo per associare metadati a determinate transazioni, creando un legame tra BTC e altri asset. Sebbene questo concetto non abbia portato a un ecosistema DeFi florido, fu un importante punto di partenza.

Liquid Network di Blockstream: una sidechain per la velocità e la privacy

Liquid, sviluppata da Blockstream, è una sidechain di Bitcoin che consente transazioni rapide, con tempi di settlement più brevi rispetto alla mainchain e funzionalità di confidenzialità avanzate (confidential transactions). Liquid permette la creazione di token, noti come L-Asset, portando di fatto l’emissione di asset diversi dal BTC all’interno dell’ecosistema Bitcoin. Anche se Liquid non è pensata specificamente per la DeFi, rappresenta un importante progresso: dà vita a un ambiente più flessibile, mantenendo un peg con la mainchain Bitcoin. DEX basati su Liquid permettono la negoziazione di asset in maniera più efficiente, fornendo un primo esempio di funzionalità simil-DeFi (come scambi non-custodial di asset tokenizzati).

RSK (Rootstock): Smart contract compatibili con EVM su Bitcoin

RSK è forse il progetto più emblematico nella direzione della DeFi su Bitcoin. Si tratta di una sidechain ancorata a Bitcoin (attraverso un meccanismo di federazione e prove SPV), che supporta l’EVM (Ethereum Virtual Machine). Ciò significa che su RSK è possibile eseguire smart contract programmati in Solidity, offrendo agli sviluppatori la possibilità di creare applicazioni DeFi simili a quelle su Ethereum, ma con Bitcoin come asset nativo di riferimento.

Grazie a RSK, sono nati protocolli DeFi “bitcoin-centrici”, tra cui stablecoin collateralizzate in BTC, piattaforme di lending, DEX e altri strumenti finanziari decentralizzati. Un esempio significativo è Sovryn, una piattaforma costruita su RSK che consente il trading, il lending e il borrowing di BTC e altri token su una piattaforma non-custodial.

Altri approcci e Layer 2

Oltre a Liquid e RSK, la comunità sta esplorando altre soluzioni di Layer 2 per Bitcoin, come il Lightning Network, che sebbene sia progettato principalmente per micropagamenti e transazioni istantanee, potrebbe un giorno favorire la creazione di servizi finanziari più complessi off-chain. Ci sono anche proposte come Taro (di Lightning Labs) per portare asset e stablecoin sul Lightning Network, potenzialmente gettando le basi per una DeFi “snella” su Bitcoin.

I limiti attuali e le opportunità per un ecosistema DeFi su Bitcoin

Limiti tecnici e filosofici

  1. Linguaggio di scripting limitato:
    Il protocollo Bitcoin supporta uno scripting language minimalista, progettato per garantire sicurezza e semplicità. Questo rende difficile implementare smart contract complessi direttamente sulla mainchain. Le soluzioni di DeFi su Bitcoin devono quindi appoggiarsi a sidechain o a soluzioni off-chain.
  2. Resistenza al cambiamento della community Bitcoin:
    La community di Bitcoin è molto conservatrice. La stabilità del protocollo è considerata un valore supremo. Proposte che potrebbero compromettere la sicurezza o la semplicità di Bitcoin incontrano notevoli resistenze. Questo significa che vedere DeFi sofisticata nativamente on-chain su Bitcoin potrebbe richiedere molto tempo, se non riforme sostanziali del protocollo attualmente improbabili.
  3. Adozione iniziale lenta:
    Sebbene Bitcoin sia il network più conosciuto, la DeFi su Bitcoin non è ancora uno standard. Molti utenti non sono a conoscenza delle opzioni disponibili, e gli ecosistemi di Ethereum e di altre chain continuano a innovare a ritmo serrato.
  4. Esperienza utente e strumenti di sviluppo limitati:
    Gli sviluppatori abituati a Solidity, EVM e agli strumenti dell’ecosistema Ethereum trovano meno risorse e librerie quando si tratta di Bitcoin. Questo crea una barriera all’ingresso per lo sviluppo rapido e iterativo di applicazioni DeFi.

Opportunità strategiche

Nonostante i limiti, il potenziale della Bitcoin DeFi rimane elevato. Se le soluzioni di sidechain, layer 2 e protocolli emergenti come RSK o Liquid continueranno a maturare, potrebbero nascere ecosistemi DeFi robusti e credibili su Bitcoin. Alcune opportunità includono:

  1. Stablecoin ancorate al BTC:
    Uno dei primi passi verso la DeFi su Bitcoin potrebbero essere stablecoin collateralizzate in BTC. Queste stablecoin, emesse e garantite da smart contract su sidechain come RSK, consentirebbero l’accesso a liquidità stabile per gli utenti Bitcoin senza dover passare da Ethereum o altre blockchain.
  2. Lending e Borrowing su BTC:
    Una volta che stablecoin e token rappresentanti BTC saranno disponibili su protocolli DeFi bitcoin-centrici, gli utenti potranno accedere a prestiti in stablecoin garantiti da BTC o utilizzare BTC per ottenere rendimento su depositi, replicando uno dei use case chiave della DeFi su Ethereum.
  3. DEX e swap trustless:
    Le piattaforme DEX su Bitcoin, o sulle sue sidechain, potrebbero offrire scambi trustless di BTC con altri asset tokenizzati. Con il crescere delle interconnessioni tra Bitcoin e altri network (pensiamo a Wrapped Bitcoin – WBTC – su Ethereum), potrebbe essere sempre più semplice portare asset cross-chain in modo sicuro, aprendo a un mondo di scambi decentralizzati.
  4. Derivati e opzioni su BTC:
    Un mercato dei derivati decentralizzato basato su Bitcoin permetterebbe agli investitori di coprirsi da rischi, scommettere sulle variazioni di prezzo del BTC, o creare strategie complesse direttamente on-chain. Ciò sarebbe particolarmente rilevante per investitori e trader istituzionali che vedono in Bitcoin un asset da gestire in modo avanzato.
  5. Integrità, trasparenza e auditabilità:
    La DeFi su Bitcoin, se implementata correttamente, potrebbe godere dei benefici di trasparenza e verificabilità tipici della blockchain. Gli utenti sarebbero in grado di verificare autonomamente la solvibilità dei protocolli e la validità di ogni transazione, riducendo la necessità di fidarsi di terze parti.

Innovazioni tecniche all’orizzonte

Sebbene le modifiche al protocollo Bitcoin siano lente e deliberatamente conservative, alcune innovazioni già introdotte potrebbero un giorno facilitare la DeFi:

  • Taproot (attivato nel 2021):
    Taproot ha reso le transazioni Bitcoin più flessibili e private, migliorando il modo in cui gli script sono gestiti. Questo potrebbe aprire la strada a soluzioni più complesse di smart contract, almeno per funzioni basilari, rendendo Bitcoin leggermente più versatile come base per logiche DeFi semplificate.
  • Mast e Script più avanzati:
    L’introduzione di MAST (Merkelized Abstract Syntax Tree) e altre migliorie allo scripting di Bitcoin consentono di comporre contratti più flessibili. Queste funzionalità potrebbero essere utilizzate per creare primitive DeFi basilari direttamente sulla mainchain, evitando di dipendere esclusivamente da sidechain o layer 2.
  • Integrazione con altre chain e cross-chain bridges:
    Il futuro potrebbe vedere la diffusione di protocolli cross-chain robusti, che permettano di spostare valore tra Bitcoin e altre blockchain in modo trustless, aprendo infinite possibilità per la DeFi multi-catena. Ciò consentirebbe di utilizzare BTC come collaterale su piattaforme DeFi di altre chain, ma anche di portare asset e funzionalità DeFi maturate altrove dentro l’ecosistema Bitcoin.

Un ecosistema in formazione: sfide e prospettive

Educazione e consapevolezza

Uno dei principali ostacoli che la Bitcoin DeFi dovrà superare è la mancanza di consapevolezza. Molti holder di BTC vedono Bitcoin principalmente come una riserva di valore e non si interessano a possibilità di prestito o guadagno di interessi. Per cambiare questa percezione, sarà necessario un lavoro educativo ampio, mostrando gli eventuali vantaggi di utilizzare strumenti DeFi su Bitcoin, senza comprometterne la sicurezza.

Interfacce utente e semplicità d’uso

La DeFi, anche su Ethereum, è ancora un terreno complesso per l’utente medio. Transazioni, fee, wallet non-custodial, chiavi private, gestione del rischio di liquidazione: tutto ciò richiede conoscenze tecniche e finanziarie che non tutti possiedono. Nel contesto Bitcoin, la sfida è duplice: rendere la DeFi accessibile senza snaturare i principi fondamentali. Costruire interfacce user-friendly e automatizzare processi complessi sono elementi chiave per favorire l’adozione.

Liquidità e scalabilità

Affinché la DeFi su Bitcoin decolli, è necessaria una base di liquidità significativa. Ciò significa convincere gli holder di Bitcoin a depositare i propri BTC in protocolli DeFi, a fornire liquidità a DEX o a collateralizzare i propri asset per emettere stablecoin. La fiducia è l’elemento centrale: servono protocolli solidi, auditati e trasparenti. Inoltre, la scalabilità delle soluzioni adottate (sidechain, layer 2) dovrà essere sufficiente a gestire volumi crescenti di transazioni senza costi esorbitanti.

Competizione e integrazione con altri ecosistemi

Ethereum e le altre chain orientate alla DeFi non stanno ferme. Continuano a migliorare, adottano soluzioni di scaling (come gli zk-Rollup), attirano sviluppatori e capitali. La Bitcoin DeFi, per competere, dovrà trovare la sua nicchia di mercato, sfruttando l’immenso brand e la sicurezza di Bitcoin. Potrebbe emergere un panorama dove la DeFi su Bitcoin coesiste con quella su Ethereum, con ognuna che sfrutta i propri punti di forza: Bitcoin come base monetaria super-sicura, Ethereum e le sue L2 come hub di innovazione.

Sostegno da parte di istituzioni e imprese

Se le istituzioni che già detengono Bitcoin in bilancio (Tesla, MicroStrategy, fondi pensione, compagnie assicurative) vedranno opportunità nella DeFi su Bitcoin, potrebbero contribuire significativamente alla sua adozione. Una volta che servizi come prestiti garantiti da BTC o contratti derivati on-chain diventeranno stabili e affidabili, potrebbe nascere un ecosistema misto tra finanza tradizionale e finanza decentralizzata su Bitcoin, portando ulteriore legittimazione al settore.

Conclusioni

La DeFi su Bitcoin è un concetto ambizioso e in evoluzione. Da un lato, abbiamo la stabilità, la sicurezza e la reputazione di Bitcoin come asset di valore globale. Dall’altro, la necessità di introdurre funzionalità avanzate e programmabili che consentano di creare servizi finanziari decentralizzati. Attualmente, la maggior parte della DeFi si sviluppa su catene più flessibili come Ethereum, ma le sidechain e i layer 2 di Bitcoin, da RSK a Liquid, stanno mostrando che esistono strade per costruire un ecosistema DeFi anche attorno a BTC.

Le sfide non sono poche: limiti tecnici, conservatorismo della comunità, competizione con altri ecosistemi e necessità di costruire fiducia tra gli utenti. Tuttavia, l’enorme potenziale e l’interesse crescente per Bitcoin come base monetaria di lungo termine potrebbero spingere gli sforzi in questa direzione. Se la DeFi su Bitcoin riuscirà a emergere, potremmo assistere a una nuova era della finanza decentralizzata, costruita sulla blockchain più resiliente del mondo e con un asset di riferimento che ha già conquistato la fiducia di milioni di persone.

 


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